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Parlare dei dati e delle statistiche relative agli ecommerce per alimenti, in Italia, è importante. Perché questa soluzione è fondamentale per dare all’universo del commercio alimentare – sia al dettaglio che all’ingrosso – una marcia in più.
Soprattutto perché – anche a causa della pandemia da Covid-19 – abbiamo scoperto che acquistare online può essere facile, sicuro e conveniente.
Anche gli italiani hanno abbandonato la storica diffidenza verso gli acquisti online e l’uso degli ecommerce per gli alimenti. La logistica ha raffinato le proprie armi e in molte città è possibile acquistare cibo online per riceverlo stesso in giornata, semplificando la vita a chi non ha tempo di fare la spesa.
Ma quali sono i dati che spingono retailer, grossisti e venditori al dettaglio ad aprire un negozio digitale per tuffarsi nel mondo dell’ecommerce per alimenti?
I dati aggiornati della GDO nell’ecommerce
Come si muove la grande distribuzione organizzata nel mercato dell’ecommerce? Bene: nel 2021 la vendita sui canali digitali nella GDO ha registrato crescita del 23,5% in più rispetto al 2020, raggiungendo 1,8 miliardi di euro per quanto riguarda le vendite. Questo emerge dalla ricerca Netcomm.
Il consumatore tipo digitale è giovane, medio-alto spendente (lo scontrino medio online è di €42), attento ad alcune caratteristiche specifiche dei prodotti come l’Italianità e i free from (riferito a prodotti biologici o per intolleranze alimentari). In sostanza, questi prodotti, come anche quelli premium – con un prezzo almeno il 50% più alto della media -, trovano nell’ecommerce un canale elettivo.
Questo è un dettaglio molto interessante: l’ecommerce per alimenti non viene scelto per risparmiare (in molti casi) ma per cercare il prodotto particolare, l’esperienza che non si trova tutti i giorni. Potrebbe essere il caso di acquisti specifici, di cibi esotici o con caratteristiche particolari (come i prodotti per cocktail e mocktail).
Food&Grocery in Italia: continua l’ascesa
Esatto, dobbiamo parlare di un filone positivo iniziato nel 2020. Ovvero quando la pandemia legata al Covid-19 – e relativi lockdown totali – hanno costretto a casa milioni di italiani. I quali hanno scoperto che era possibile ordinare da casa tutto ciò che serve per alimentarsi e preparare pranzo, colazione e cena.
Secondo l’ultimo documento dell’Osservatorio eCommerce B2C, edizione 2021, il mercato della vendita degli alimenti online ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro con una crescita dell’84%. L’evoluzione non si fermerà per Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c:
“ I frutti di questi investimenti non sono però contingenti all’emergenza sanitaria bensì sono destinati a durare nel tempo: sono state gettate le basi per una crescita certa e sostenibile dell’Alimentare online in Italia.
Per il 2021 il balzo in avanti è confermato grazie a un indotto di 4 miliardi di euro (+38% rispetto al 2020), trainati soprattutto dalla componente alimentare (+40%). Quali sono i settori trainanti dell’ecommerce per alimenti?
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I dettagli fondamentali di questo mercato
Per andare nello specifico e scoprire quali sono i settori più importanti dell’ecommerce per alimenti dobbiamo prendere in considerazioni dati e statistiche estrapolate dal webinar di B/Open sul Bio food and natural self-care (9 e 10 novembre 2021). Nello specifico possiamo dire che l’88% del valore che ruota intorno alla vendita di alimenti online è rappresentato da:
- Fresco con il 44% dei volumi di transazione.
- Poi dal secco (42%) e dagli alcolici (7%).
Un settore importante è quello del grocery alimentare. Riprendendo sempre i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C, possiamo osservare come i prodotti da supermercato crescono nel 2021 del +39% e toccano gli 1,4 miliardi di euro. Mentre il food delivery arriva al + 56% rispetto al 2020.
Perché l’ecommerce per alimenti spopola?
Una ricerca molto interessante, svolta da Mariachiara Marsella e presentata su Il Sole 24 Ore, mostra i motivi che spingono gli italiani a puntare sullo shop digitale. Tra i dati estrapoliamo quelli del settore alimentare: perché conviene acquistare online i propri alimenti? La risposta è chiara: comodità.
Il risparmio di tempo per andare al supermercato è decisivo quando si cercano delle motivazioni che spingono le persone ad acquistare alimenti online.
Se segmentiamo questi dati per età, scopriamo che sono soprattutto le fasce di età comprese tra 25/34 anni e 45/54 a preferire l’ecommerce per questa ragione. I più giovani, invece, tendono a preferire questa dinamica per evitare contatti con le altre persone (sempre per il discorso nuovo Coronavirus).
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Cosa devono fare le aziende alimentari?
Di fronte a una tale ascesa di dati che confermano il trend positivo dell’ecommerce per alimenti ci sono una serie di regole da seguire. Sono dei punti che consentono di cavalcare l’onda di successo e sfruttare al 100% i vantaggi offerti dal digitale. L’errore è quello di guardare solo i dati positivi.
Il mercato delle vendite alimentari online funziona solo con chi è disposto a investire. Aprire un ecommerce di cibo non è facile, bisogna rispettare una serie di parametri tecnici e creare un sito web di qualità. Poi bisogna promuoverlo con le migliori tecniche di web marketing per il settore food.
- Facebook e Instagram ADV.
- Blogging e creazione di contenuti.
- Video marketing su YouTube.
- Collaborazioni con influencer.
- Search engine optimization (SEO).
Comprare cibo online è la nuova frontiera del Food&Grocery ma chi vuole sfruttare questo canale deve investire. Ha bisogno del supporto di aziende specializzate in commercio digitale per alimenti, vini e materie prime.
Senza dimenticare l’azione di promozione e strategia di vendita basata su incentivi e promozioni. Proprio come abbiamo fatto noi con il canale ecommerce di D&C dove puoi trovare i migliori prodotti a prezzi convenienti.