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Oggi è fondamentale capire come ridurre lo spreco alimentare. Non possiamo più rinunciare a questo fronte, per la nostra società è importante trattare il cibo per quello che è veramente: una risorsa preziosa da proteggere a tutti i costi.
Soprattutto oggi, alla luce del conflitto in Ucraina, che scarseggia il grano in tutto il mondo e si rischia una crisi alimentare. In realtà questa non è l’unica minaccia che incombe sulla nostra filiera alimentare: l’inquinamento è da sempre un rischio e la crisi energetica rende la catena produttiva più complessa. In sintesi, dobbiamo ridurre subito lo spreco alimentare.
I dati del fenomeno in Italia e nel mondo
Secondo la FAO, a livello globale, si stima che il 14% del cibo venga perso tra il raccolto e la distribuzione. Stiamo parlando di un valore stimato intorno ai 400 miliardi di dollari. Questi dati ci permettono di inquadrare lo spreco alimentare.
Riusciamo a capire di cosa stiamo parlando: lo spreco alimentare e la perdita di cibo è un problema economico e sociale per tutti gli attori che si trovano lungo le filiere alimentari, compresi i consumatori finali. È una visione catastrofica?
Questo approccio si collega a un uso inefficiente delle risorse che oggi scarseggiano come lavoro, acqua, energia e terra. Ovviamente tutto questo si collega con la povertà nel mondo e i cambiamenti climatici. Ma cosa succede in Italia? Quali sono i numeri dello spreco alimentare nel nostro paese?
Nella spazzatura degli italiani finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari, circa il 15% in più rispetto allo scorso anno per una valore complessivo di quasi 7,4 miliardi euro.
Questa è l’analisi di Coldiretti. Si tratta di una situazione drammatica alla luce del fatto che circa l’8% degli italiani vive in una condizione di indigenza.
In un modo globalizzato, dove possiamo ottenere tutto quello che vogliamo in qualsiasi momento, abbiamo una enorme fetta di economia alimentare che viene semplicemente buttata. Il tutto per rispondere a una serie di parametri.
Da leggere: quali sono le principali strategie di food marketing?
I canoni alimentari delle aziende
Uno dei motivi principali che porta l’economia alimentare a sprecare tante risorse e cibi – in buona sostanza – ancora buoni: i canoni qualitativi. Un’azienda che produce, distribuisce e vende cibo non può vendere prodotti alimentari che non rispettano determinati punti. Uno di questi è la scadenza.
Non è l’unico fattore. In alcuni casi vengono scartati prodotti fallati o con qualche imperfezione. In tutti questi casi parliamo di pre-consumer waste, lo spreco alimentare che viene a formarsi prima della vendita. I possibili fattori riguardano anche il packaging fallato o gli involucri naturali poco invitanti.
Ad esempio, spesso la frutta e la verdura con bucce rovinate vengono scartate per presentare sui banconi alimentare il miglior prodotto possibile. Ad esempio:
Almost 90% of edible tomatoes thrown away based on appearance
In Australia, secondo questo articolo del The Guardian, quasi il 90% dei pomodori commestibili vengono scartati solo in base al loro aspetto.
Cosa possiamo fare per ridurre lo spreco
Quali sono i prodotti che spesso viene sprecato? Semplice, i beni deperibili. Ci sono alcuni elementi del carrello alimentare che non vengono consumati in tempo. E si ritrovano spesso nella pattumiera prima del consumo. Qualche esempio concreto? Ecco i dati presi dalla ricerca www.sciencedirect.com.
Alla luce di tutto ciò, sapendo che una buona parte dei rifiuti alimentari può essere evitato, quali sono le strategie da applicare? Come ridurre lo spreco alimentare in casa ma anche attraverso la distribuzione degli alimenti?
Acquisto di stagione
Sempre meglio preferire frutta e verdura di stagione, valutando con cura la provenienza dei prodotti. Prima di uscire di casa conviene fare la lista della spesa e non procedere a caso, solo a impulso. Acquista quello che serve.
Three R’S
Devi prendere confidenza con una spesa accurata. Acquista solo quello che serve e non fare scorta di beni con una data di scadenza a breve termine. Soprattutto, ricorda di guardare quest’informazione prima di mettere il prodotto nel carrello e valuta sempre se c’è margine di consumo. Il principio è quello di Three R’S, le tre R: ridurre, riciclare e riusare ciò che andrebbe sprecato.
Last minute
Inoltre, può essere una buona idea acquistare dalle catene di distribuzione che consentono di comprare alimenti che i commercianti o i negozi butterebbero perché non considerati più freschi. Ma ancora in perfette condizioni ed entro le date di scadenze. Proprio come facciamo noi di D&C. In che modo?
Il nostro impegno per ridurre lo spreco
Proprio per ridurre il più possibile i processi che portano a non consumare ciò che è stato prodotto e messo sul mercato, con notevole spreco di risorse e manodopera, abbiamo deciso di utilizzare le promozioni sul sito D&C per vendere esattamente ciò che desideri: alimenti di ottima qualità a prezzi bassi.
Questo è possibile perché li vendiamo prima che vengano ritirati dal mercato. Noi ti proponiamo un prezzo vantaggioso, evitiamo il ritiro di un bene che a breve sarà ritirato e distrutto. In questo modo otteniamo una situazione win-win.
Noi massimizziamo le vendite, tu risparmi sulla spesa e l’economia degli sprechi alimentari non viene aggravata da un ulteriore tassello negativo.