Ready to drink: cosa sono e perché hanno successo?

Ready to drink: cosa sono e perché hanno successo?

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Il mondo dei ready to drink è in continua ascesa. Il motivo è semplice: sono una soluzione diretta e pratica per riprodurre in casa, a cena con gli amici, o in una serata privata il gusto di cocktail alcolici e analcolici. Senza l’impegno di dover assumere un barman che li prepari ed evitando di prendere lezioni di proporzioni giuste tra i vari liquidi. In buona sintesi, di cosa stiamo parlando?

Grazie a questo prodotto ormai distribuito sia online che nei retail fisici puoi gustarti la tua bevuta preferita ovunque. Approfondiamo insieme questo circuito e scopriamo se il mercato dei ready to drink è così interessante.

Cosa sono i ready to drink (RTD)?

Con questo termine intendiamo dei prodotti del mercato alimentare che permettono di bere cocktail già pronti. Possono essere sia alcolici che analcolici, il concetto base è che tutto è pronto all’uso e al consumo: basta aprire la confezione e versare nel bicchiere (magari con ghiaccio). Il vantaggio è che non devi preparare da solo il cocktail ma lo acquisti già pronto per bere.

Le origini di questo fenomeno sono legate alle intuizioni di barman e professionisti del settore. Già nel 2010 Jeffrey Morgenthaler ha lanciato sul sito web personale i suoi barrel-aged cocktail, l’invecchiamento dei drink.

Così nasce l’idea non solo di preparare ma anche di migliorare le bevute per poi proporle al grande pubblico in confezioni pronte all’uso. Ready to drink, ecco.

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Come vengono venduti questi drink?

Una delle caratteristiche sostanziali dei ready to drink è la capacità di presentarsi in formule differenti. Queste bevande vengono commercializzate in bottiglia, nella forma più ricercata, in lattina ma anche in bustina. Basta aprire e versare, accompagnare con ghiaccio e fette di limone o rancio se piace.

Quali sono i numeri del settore RTD?

InsightAce Analytic ha lanciato un rapporto di ricerca: Global Ready-to-Drinks (RTDs) Alcohol Market che ci offre dei numeri interessanti. Il mercato globale degli alcolici pronti da bere, nel 2021, ha raggiunto i 32,94 miliardi di dollari e si prevedono 85,5 miliardi nel 2030, con un CAGR dell’11,2% tra il 2022 e il 2030.

ready to drink
Le statistiche del ready to drink nel mondo.

Questi dati possono essere riprodotti anche sul mercato italiano, con le dovute relazioni: il mondo della miscelazione e dei cocktail pre-preparati era sostanzialmente di nicchia prima del 2019, è esploso durante la pandemia e oggi si assesta presentandosi come valida alternativa al consumo nei locali.

Quali sono i punti di forza del mercato?

Questo è un aspetto fondamentale: dobbiamo chiederci perché i ready to drink, le bevande preparate e pronte per essere gustate, hanno successo.

Nel mondo post-Covid – o almeno dopo l’esperienza dei lockdown serrati – l’idea di poter gustare in autonomia il drink preferito ha fatto breccia nelle abitudini anche degli italiani. I prodotti pronti da bere funzionano perché sono economici rispetto a un drink acquistato e consumato al bar.

Ma non hanno nulla da invidiare in termini di qualità. Inoltre puoi consumarlo dove preferisci. Ad esempio a casa, in una festa privata, durante un viaggio.

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La nostra offerta per coccolare il palato

Nella sezione Cocktail e Mocktail puoi dare uno sguardo ai migliori prodotti da aprire e gustare. Anche senza alcool. Qualche esempio?

Aperitif Rosso, Vermouth dolce analcolico, e Lyre’s Dry London Spirit (G&T). Sono prodotti Ready To Drink che apri e versi per gustare il sapore del cocktail anche quando non puoi o vuoi bere. Se invece preferisci dedicarti al mondo del Mixology & Spirit puoi dare uno sguardo alla categoria specifica.

 

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