lavorazione dei whisky giapponesi

La storia dei whisky giapponesi: i distillati che fanno la differenza

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C’è un settore del food & beverage che stupisce tutti: quello dei whisky giapponesi e della loro storia. I collezionisti e gli appassionati del settore amano ciò che arriva dalla terra del Sol Levante, le distillerie nipponiche hanno saputo cogliere e reinterpretare una tradizione occidentale.

Tutto questo ha permesso di realizzare un whisky che piace sempre di più grazie a qualità organolettiche molto differenti rispetto a quelle conosciute nel vecchio continente.

Oggi è facile assaggiare, anche in Italia, gli alcolici giapponesi grazie all’aumento della distribuzione presso il retail e online.

Ovviamente, la scelta del distillato preferito passa anche dalla conoscenza della lavorazione dei whisky giapponesi. Quali sono i processi che rendono unici questi prodotti? Dove vengono imbottigliati? Quali sono le tradizioni che troviamo nelle singole case produttrici? Ecco qualche esempio.

Tottori

Uno dei prodotti più amati e diffusi arriva dalla distilleria Matsui che si trova nella provincia giapponese di Tottori. La casa Matsui, attiva dal 1910, vanta un’esperienza secolare nel campo della miscelazione degli spirit.

Tottori

Il whisky viene maturato per almeno 3 anni in botti nuove di rovere bianco americano, una caratteristica che esalta ancora di più il profilo aromatico autentico che si ottiene con una filtrazione che non viene eseguita a freddo. Stiamo parlando di un whisky fruttato, corposo, senza aggiunta di caramello.

Nel campo della lavorazione dei whisky giapponesi, quella di Tottori si contraddistingue per le acque pure provenienti dall’omonima provincia. Vuoi maggiori informazioni? Dai uno sguardo all’offerta Tottori su D&C.

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Fuyu

Questo è il classico esempio di tradizione e dedizione ai classici metodi di lavorazione del whisky giapponese. La piccola distilleria Fuyu significa, nella lingua nipponica, inverno e nella sua cantina lavorano artisti del blending.

Il prodotto nasce dall’incontro di sapori differenti: piccole distillerie artigianali, sull’isola di Honshu, vengono accuratamente selezionate per fornire gli ingredienti che formano un whisky potente e generoso. Che viene raffinato nelle botti Mizunara delle querce locali. Il risultato: Fuyu Whisky, corposo e ricercato.

Matsui

Spesso Matsui viene ricordata come la casa che ha realizzato un incontro unico tra Umeshu, liquore giapponese a base di prugne, e whisky. Ma l’offerta della distilleria Matsui si estende anche ad altri prodotti che sono particolarmente amati da chi ama sorseggiare un buon bicchiere di single malt.

Le qualità intrinseche e gli aromi che caratterizzano i distillati sono al centro delle selezioni di chi apprezza i whisky giapponesi per il carattere unico.

Ad esempio, il Matsui Mizunara Cask è un single malt distillato nell’area geografica di Tottori. Questo prodotto viene fatto maturare in botti Mizunara di quercia mongolica mielata, particolarmente rara e preziosa.

Matsui

La quercia mongolica, che cresce solo nelle foreste dell’Hokkaido e nella regione di Tohuku, viene utilizzata per l’invecchiamento e impiega dai 200 ai 300 anni per maturare. In questo modo dona delle qualità aromatiche difficili da dimenticare.

Il carattere mielato della quercia mongolica Mizunara offre  uno stile elegante e persistente che si ritrova spesso in questo genere di invecchiamento. Rispetto alla lavorazione dei whisky giapponesi, ricordiamo che il questo caso il distillato viene diluito con acqua fresca ottenuta dalla neve dal massiccio Monte Daisen.

La maturazione, infine, gode del clima favorevole della ben nota provincia di Tottori, con ampi cambi di temperatura da stagione in stagione.

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Hinotori

Altra piccola casa produttrice che si occupa della lavorazione dei whisky giapponesi. Fondata nel 1949, questa distilleria ha realizzato un nettare a edizione limitata per i 70 anni dall’apertura. Al centro della confezione c’è la fenice, animale mitologico che rappresenta anche la traduzione giapponese del termine Hinotori.

Hinotori

Questo whisky nipponico – non filtrato e senza aggiunta di caramello – viene prodotto sull’isola di Honshu ed è un blend formato da cereali e malto. Il risultato viene fatto invecchiare 5 anni in botti di rovere giapponese di Mizunara, ormai una certezza per la lavorazione dei whisky giapponesi.

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